Regolamento interno


INTRODUZIONE

Da sempre le Confraternite hanno dimostrato un’attiva presenza nella Chiesa con l’essere testimoni e custodi di grandi valori religiosi, derivati dalle principali verità della Fede, cercando di testimoniarlo, ognuno nel proprio stato di vita, con la preghiera personale, la partecipazione alle Liturgie e con la testimonianza della Carità.
L’urgenza dell’Evangelizzazione esige che le Confraternite partecipino
più intensamente e più direttamente all’opera che la Chiesa compie per portare la luce e la grazia di Cristo agli uomini del nostro tempo, prendendo opportune iniziative per la formazione religiosa, ecclesiale e pastorale dei loro membri per la testimonianza del Vangelo.
Punto di riferimento per una grande disciplina interna delle Confraternite lo troviamo nel Codice di Diritto Canonico nei canoni 298-320 dove si parla in particolare delle Associazioni dei fedeli: «Nella Chiesa vi sono associazioni distinti dagli istituti di vita consacrata e dalle società di vita apostolica, in cui i fedeli, sia chierici, sia laici, sia chierici e laici insieme, tendono, mediante l’azione comune, all’incremento di una vita più perfetta, o alla promozione del culto pubblico o della dottrina cristiana, o ad altre opere di apostolato, quali sono iniziative di evangelizzazione, esercizio di opere di pietà o di carità, animazione dell’ordine temporale mediante lo spirito cristiano» (Can. 298§1).

Il “primo” Statuto della Confraternita dell’Addolorata è datato 22 dicembre 1778 e, dopo il rilancio del sodalizio avvenuto il 15 gennaio 2001 si è avuto l’approvazione del “nuovo” Statuto.
Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Rossano-Cariati, ha fortemente voluto che si studiasse uno “Statuto diocesano” unico per tutte le confraternite dell’Arcidiocesi.
È stato – scrive nella Presentazione dello Statuto delle confraternite, Don Nicola Alessio, Delegato Arcivescovile per le confraternite – un lungo e intenso lavoro condotto sotto la guida dell’Arcivescovo ma in comunione con tutte le confraternite dell’Arcidiocesi. […]

Per evitare il rischio di uniformare le Confraternite, il diritto ci offre la possibilità di integrare lo Statuto con il Regolamento. Questo strumento, che deve essere prodotto da ogni singola Confraternita a partire dallo Statuto, avrà il compito di portare alla luce le singolarità caratterizzanti di ognuna di esse.
Come richiesto dallo Statuto Diocesano, anche la Confraternita dell’Addolorata si è dotata di un suo “Regolamento”.
La presente pubblicazione della nostra Confraternita, redatta dal precedente Direttivo, viene completata, ampliata, rivista e corretta, sotto la guida dell’Assistente Spirituale, dalla nuova Amministrazione e di tutti i confratelli e vuole essere il completamento da quanto è stato chiesto dall’Arcidiocesi.
Il nostro sodalizio vuole manifestare una realtà storica, custode della tradizione, ma è anche pronto ad una apertura ed un sano mutamento: l’innovazione nella tradizione.
Ci auguriamo che questo strumento contribuisca ad una ordinata e serena vita confraternale, per la quale - tuttavia - non basta la “legge scritta sulla carta” ma ci vuole quella “scritta nel cuore” di ciascuno di noi, che è fatta di carità, di buona volontà e di servizio reciproco.
Il Signore ci benedica tutti e la Vergine Addolorata ci guidi nel nostro cammino sodale.

Umberto Corrado, Priore                                                                                                                     Don Pietro Madeo, Assistente Spirituale