Con decreto dell’Arcivescovo Mons. Satriano al momento, le espressioni di pietà popolari e le processioni, sono sospese.
Carissimi confratelli e fedeli tutti,
sarà una Settimana Santa surreale, a dir poco triste, vista la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo a causa del Covid-19. Come è stato espressamente detto è più importante la salute dell’uomo che ogni forma di manifestazione pubblica. Certo il Signore non ci ha puniti, siamo in un mare in tempesta, tutti sulla stessa barca, come ci ricordava venerdì scorso il Santo Padre. E, così come da settimane le messe vengono seguite solo attraverso i social, anche la Settimana Santa e la prossima Pasqua dovrà fare i conti con le limitazioni portate dal Coronavirus.
Come aveva già decretato, con una lettera mandata agli Ordinari diocesani la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, quest’anno le celebrazioni e i Riti della Settimana Santa, si svolgeranno a porte chiuse.
Il nostro Pastore, S.E. Mons. Giuseppe Satriano, nella giornata di sabato ha emesso un Decreto dove si specifica che le celebrazioni della Settimana Santa avverranno senza concorso di popolo dando, inoltre, delle opportune indicazioni a partire proprio dalla domenica delle Palme.
Invitiamo tutti di consultare il seguente link https://www.rossanocariati.it/vita-pastorale/le-indicazioni-dellarcivescovo-per-le-celebrazioni-pasquali/
Come Priore della confraternita dell’Addolorata insieme al Direttivo e al Consiglio dei Revisori dei Conti, facciamo nostre le decisioni del Pastore, comunicando “ufficialmente” a tutti i fedeli che le Processioni del Venerdì Santo le “Congreghe” e dei “Misteri” sono sospese.
Si legge nel Decreto Vescovile: «Tenendo conto che le espressioni della pietà popolare e le processioni sono una realtà religiosa e fortemente significativa per le nostre comunità, per le norme vigenti, esse sono al momento sospese. Terminata l’emergenza, il Consiglio Presbiterale delibererà, caso per caso, su eventuali slittamenti delle stesse in altri momenti dell’anno liturgico. I Sacerdoti e i fedeli Laici non manchino, però, di pregare personalmente nelle proprie abitazioni utilizzando anche i testi devozionali della pietà popolare».
La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in riferimento alle espressioni della pietà popolare e le processioni che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale, così conclude: «a giudizio del Vescovo diocesano, potranno essere trasferite in altri giorni convenienti, ad esempio il 14 e 15 settembre».
Non spetta a noi decidere, anche se a mio avviso, il Triduo Pasquale è il culmine delle Resurrezione di Cristo, ma attendiamo in clima di preghiera e obbedienza, le indicazioni che ci daranno le nostre guide spirituali a partire dal nostro Pastore al nostro Assistente don Pietro Madeo.
Saldi nella fede e uniti in preghiera, ringraziamo nuovamente l’Arcivescovo, il nostro Padre Spirituale e i parroci della Città di Corigliano Rossano che, in questo momento di prova, non ci lasciano soli. Vero, sarà per noi una Settimana Santa triste, ma nella certezza della Sua Resurrezione, un giorno, speriamo al più presto, questo incubo finirà.
Vogliamo concludere con le parole del nostro Arcivescovo nel decreto: «Viviamo la Pasqua come ci chiede S. Paolo che, attingendo alla tradizione ebraica (Es12), esorta di eliminare dalla nostra vita il “lievito vecchio” per essere “pasta nuova” (1Cor 5,6-8). Al centro di questa immagine c’è l’agnello sacrificale che è Cristo: principio di liberazione e di salvezza. Lasciamo cadere le scorie del peccato continuando ad accogliere le provocazioni di questo tempo, vera opportunità per un autentico percorso di conversione».
Il Priore
Umberto CORRADO
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